Paste modellabili e cosplay

Usare le paste modellabili nel cosplay

Le paste modellabili (clay, in inglese) possono avere un ruolo nel cosplay/props making? A nostro parere, sì.
Che venga usata per piccoli dettagli ed accessori, o come forma per ricavare stampi, la pasta da modellare può essere un’ottima alleata e consigliamo di averne sempre un po’ a portata di mano.
I pro e i contro dipendono unicamente dal tipo di pasta. In questo articolo cercheremo di fare una panoramica delle paste modellabili che conosciamo, per vederne l’effettiva utilità nella creazione di costumi, armature, armi ed accessori.

N.B. I prezzi sono approssimativi e solo indicativi e validi al momento di stesura dell’articolo.

Partiremo dalle paste fatte in casa.


Pasta fai-da-te con amido di mais (o porcellana fredda)

Una scoperta! (。♥‿♥。) Economica, resistente, rimane elastica, si fa in pochissimo tempo, si conserva a lungo e non si incolla sulle mani. Una volta asciutta si può colorare con gli acrilici (e non solo). È in programma una guida con ingredienti e dosi precise e varie indicazioni. Per ora vi possiamo dire che la base è colla vinilica e amido di mais (maizena) in proporzione 2:1.

Viene chiamata anche porcellana fredda, poiché è possibile aggiungerci del porcellanizzatore ( (´・(oo)・`) no, quello non c’entra….).

Immagine da Cold Porcelain Tutorials.

Pasta fai-da-te con bicarbonato

Dobbiamo ancora provarla, ma sembra una versione meno elastica di quella di mais, quindi ideale per essere scartavetrata. Gli ingredienti base sono amido di mais (maizena), bicarbonato, acqua.

Aggiorneremo!

Immagine da Etsy New York.

Pasta di sale

A nostro giudizio: nì. Semplicemente perché è molto dura (perciò fragile) una volta asciutta e rimane un po’ ruvida per via del sale. Ma proprio per la sua pesantezza e rigidità può essere ideale per gli stampi.

Come il nome suggerisce, è fatta con sale, farina, acqua e colla vinilica. Dobbiamo ancora testarla in qualche progetto, quindi per ora non ci sbilanciamo.

Immagine da Julie Blanner.

Das

Das e simili (es. Decò della Carioca) sono paste sintetiche made-in-Italy che asciugano all’aria e che rimangono dure una volta asciutte. I panetti grandi sono disponibili in bianco o terracotta, ma è possibile colorarli durante la lavorazione aggiungendo tempera, oppure una volta asciutti con qualsiasi colore a base d’acqua (es. acrilici). Se viene lasciato troppo fermo, il Das, a differenza delle paste sintetiche più costose, tende a screpolarsi: è importante lavorarlo con le mani continuamente e non lasciare all’aria quello inutilizzato (basta avvolgerlo nella pellicola).

Sicuramente il Das è più economico di Fimo e Cernit, circa € 5 al kilo. Consigliato come alternativa alle paste fai-da-te.

 


Fimo

Ci sono varie versioni di Fimo: Professional (ex Classic), Soft, Effect e Air.
Professional e Soft sono termoindurenti, cioè vanno in forno. L’unica differenza sta nella consistenza: la Professional è più dura da modellare e perciò tiene meglio la forma durante la lavorazione.
Effect è la versione Soft con vari effetti (glitter, perlato, etc.).
– La Air si asciuga all’aria (o in microonde), ed è più leggera rispetto agli altri tipi di Fimo.

Tutte le paste Fimo sono rigide una volta asciutte/cotte e sono disponibili in tanti colori (tranne la Air che è solo bianca, rosa carne o terracotta). Ha una finitura opaca, a differenza del Cernit.
Il prezzo si aggira su € 30~40 al kilo.

A mio parere la versione Air è quella migliore per via della sua leggerezza e per il fatto che non necessita di cottura (il colore quindi non subisce alcuna alterazione).

 


Cernit

La linea è divisa in base al colore:
Number One per i colori base;
Glamour per gli effetti glitter/perlati/etc.;
Nature per effetti “naturali”;
Translucent, semi-trasparenti;
Neon Light per i fosforescenti.

Molto simile al Fimo, termoindurente (cottura in forno) e leggermente più duro da modellare. A differenza del Fimo, che è opaco, il Cernit ha una finitura lucida una volta cotto.
Il prezzo si aggira su € 30 al kilo.

Consigliabile solo per piccoli accessori, per via del peso.

Immagine da The Blue Bottle Tree.

Altre paste sintetiche

Milliput, Prosculpt, Premo, Sculpey, Green Stuff… sono tutte ottime, hanno i loro pro e contro, ma qualche cosa in comune: la difficile reperibilità off-line e un certo costo! Crediamo siano più adatte a lavori di miniaturismo e scultura di un certo livello, e in un cosplay sono sprecate.


Argilla verde

Non consigliabile, poiché per indurirsi necessita di forni appositi ad altissime temperature.


Fuwa Fuwa

No. Morbidissimo ed asciuga all’aria, ma ha una consistenza gommosa e si potrebbe strappare/forare/incidere con un nonnulla anche una volta asciutto. Lasciamolo per i dolcetti in miniatura.


Pongo / Didò / Plastilina

No. (,,꒪꒫꒪,,)


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